A cinque minuti a piedi dalla Residenza dell’Opera, il Duomo è una delle mete più suggestive e amate da chi visita Torino, che custodisce il simbolo più sacro della Cristianità: la Sindone.
Costruita nell’ultimo decennio del 1400, la cattedrale sorge in un’area in cui si trovavano alcune chiese paleocristiane. L’edificio attuale, voluto dal cardinale Domenico della Rovere, è in stile rinascimentale: la pianta è a forma di croce latina e sulla facciata, tutta in marmo bianco, risaltano i suoi tre magnifici portali decorati. All’interno, le tre navate sono arricchite da numerose cappelle nelle quali hanno lavorato molti artisti.
La splendida Tribuna Reale, progettata dall’architetto Simone Martinez, ha un’importanza particolare: sotto di essa, all’interno di una teca, viene esposta la Sindone in occasione delle ostensioni. Durante il XVII secolo, una parte del coro fu demolita per realizzare una cappella a forma circolare destinata ad accogliere proprio la sacra reliquia, successivamente spostata in una teca dietro l’altare maggiore.
Secondo la tradizione cristiana, la Sindone è il telo che avvolse il corpo di Gesù dopo la sua morte e nel periodo passato nel sepolcro che lo accolse. Sulla Sindone, un lenzuolo di lino giallo ocra, è infatti visibile l’immagine di un corpo umano che mostra segni di torture del tutto simili a quelli descritti nei testi sacri.
Il termine sindone deriva dal greco e indicava un telo ampio proprio come un lenzuolo, che però non aveva alcun tipo di legame con il culto dei morti: questa accezione è tipicamente cristiana e oggi il termine indica proprio il lenzuolo funebre di Cristo.
La reliquia viene mostrata solo periodicamente al pubblico e l’ostensione più recente si è tenuta da aprile a giugno 2015. La cattedrale, invece, si può visitare dal lunedì al sabato, di mattina e di pomeriggio.