Torino ha due volti, anzi, tre. È una città di giorno e un’altra città di notte, piena di vita e di occasioni di svago, e anche una città di storie e misteri che parlano di magia e di occulto, da seguire passeggiando per le strade, osservando i portoni, i palazzi decorati, i monumenti e le fontane.
Abbiamo una tradizione, l’aperitivo, vario e curato, di qualità. Quando il sole va giù, ci piace gustarlo con calma e finire sul tardi, in quelle ore dolci che trasformano la città in uno scenario nuovo, con una vitalità un po’ nascosta in inverno, quando fa freddo, e carica di voglia di stare fuori, nelle piazze, seduti nei dehors dei locali a chiacchierare e a guardare la vita di Torino che scorre intorno.
I luoghi per un aperitivo come si deve sono tanti e basta scegliere un quartiere o una via per avere tutto, anche la cena post aperitivo.
C’è San Salvario, brulicante di locali per tutti i gusti, perfetta se ami le tendenze ma anche se preferisci puntare all’essenziale.
C’è il quadrilatero romano, tutta la zona tra Via Garibaldi e la Porta Palatina che accoglie i gusti e desideri culinari più vari, senza dimenticare l’arte del bere buon vino: passaci se hai voglia di tradizione, di un hamburger con la succulenta carne di razza piemontese, se sei veg oppure sogni l’Oriente davanti a ramen corroboranti, specie nelle sere in cui Torino è più fredda. A Torino scoprirai anche che la pizza è buonissima e che ne abbiamo una versione tutta nostra, quella soffice cotta al padellino.
Che ne pensi di un tour del mistero? A Torino c’è: la magia è di casa nei simboli che non è facile vedere se non sai dove sono, in un portone che a prima vista sembra solo molto decorato, nella facciata di un palazzo, in un dettaglio di un monumento.
Se vuoi partire in questo giro insolito della città magica puoi visitare il Rondò della Forca, il largo che una volta era dedicato alle esecuzioni, osservare Piazza Solferino e la sua Fontana Angelica con i suoi richiami alla massoneria, cercare il Portone del Diavolo a Palazzo Trucchi di Levaldigi e poi indagare sulla sua storia e sulla fabbrica dei tarocchi che si dice avesse lì la sua sede.